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Rune Futhark ametista

Rune Futhark ametista

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Esaurito
#NewEntry #Rune #Ametista

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🔮🔮Le #Rune sono state utilizzate come metodo di predizione sin dall'antichità, soprattutto nel mondo gotico, dalle tribù nordiche e teutoniche e presso i celti, per la divinazione e per rituali (curativi e non).
Sucessivamente con l'affermarsi del Cristianesimo, le rune cominciarono ad essere assimilate ad un rito pagano e conseguemente furono represse.

La parola gotica "Runa" significa "segreto da sussurrare" (dal tedesco raunen: sussurrare) e da lì mistero, magia, cosa segreta. Infatti, il loro utilizzo è stato sempre insegnato e tramandato oralmente.
I caratteri venivano spesso dipinti sui sassi, talismani, armi o carta.

Oggi l'utilizzo delle Rune come metodo di predizione sta divenendo sempre più popolare.🔮🔮🔮

💎💎💎Ametista:

L'ametista, è un cristallo dalle origini leggendarie e molto antiche che attrae da sempre ammirazione ed attenzione per via della sua bellezza e dei “poteri” ad essa associati. Già nel 3.000 a. C si registrava un amplio uso di ametiste per la creazione di gioielli in Mesopotamia e soprattutto in Egitto. Proprio in quest’ultima località infatti l’ametista è sempre stata considerata una gemma reale e in grado di rafforzare il potere, inoltre lo stesso colore porpora-violaceo era simbolo di sovranità; per questo l’ametista venne utilizzata nel sigillo della celeberrima e potentissima regina Cleopatra, nonché nei gioielli di faraoni successivi.

La regalità e la potenza dall’ametista scaturiscono inoltre alle sue origini, in qualche modo divine. Il suo nome infatti deriva dal greco améthystos che significa “non ebbro” ed è altamente evocativo e simbolico in quanto rivela la creazione mitologica di questa pietra preziosa. Secondo la leggenda il dio Bacco, dio del vino e dei divertimenti, noto anche come Dioniso per le popolazioni Greche, era solito sfogare la sua ira sui mortali e un giorno posò i suoi occhi su una bellissima ninfa di nome Ametista. Bacco decise di rapirla facendola aggredire da tre tigri, ma quando la ninfa invocò la protezione di Artemide quest’ultima la trasformò in un cristallo trasparente e splendente. Bacco, furioso, rovesciò il suo boccale di vino rosso sul cristallo, che assunse una colorazione viola e si trasformò nella gemma preziosa ametista.

Non a caso, l’ametista conservò il suo stretto legame con le tentazioni di Bacco, in quanto assunse il potere di talismano contro l’ubriachezza. Si riteneva infatti che bevendo vino o alcol da un calice di ametista fosse impossibile ubriacarsi. Tra gli antichi romani, in occasioni di banchetti e celebrazioni, mentre gli ospiti si dilettavano e si lasciavano trasportare dai piaceri del vino, era usanza per il padrone di casa bere da un calice di ametista per rimanere sobrio e controllare lucidamente i festeggiamenti.

Pertanto, l’ametista è sempre stata la gemma simbolo di sobrietà e salute, in grado, secondo gli antichi, di proteggere da ogni malattia e di attrarre buona sorte. Inoltre, per tale ragione, è associata alla longevità, quasi come se fosse un raro elisir di lunga vita. Non c’è da stupirsi se l’ametista sia, attualmente, un talismano di forza e prosperità, nonché un ottimo dono per simboleggiare legami solidi e duraturi.

L'ametista è una pietra lunare (Yin) che risveglia in noi l'aspetto femminile dell'Universo: l’intuizione superiore. È la porta per la nostra suprema realizzazione interiore, è la pietra per ritrovare il nostro vero Sé.

Ci offre pace interiore, serenità, equilibrio e armonia, elimina le inquietudini, risveglia la pazienza e allontana l'egocentrismo. Scioglie la paura e aiuta ad affrontare con più coscienza le situazioni. Ideale per superare i momenti di tristezza ed episodi di depressione lieve, soprattutto legati a perdite o danni subiti.

Permette di rilassarsi sotto stress. Calma le tensioni e gli stati agitativi ed è utile per la meditazione. Dà sollievo in caso di insonnia, allontana gli incubi e rende più chiari i sogni.

Aumenta la consapevolezza e la sensibilità spirituale, e ci conduce verso le emozioni più elevate. Favorisce l’introspezione e purifica il subconscio, crea una fede profonda e permette di vedere la perfezione divina in tutte le cose.
Per ottenere effetti duraturi sul piano spirituale si consiglia di portare l’ametista sempre con sé a stretto contatto con la pelle. Si può anche mettere sotto il cuscino o sul comodino per favorire il sonno e far luce sulla natura dei propri sogni. Opera in modo preciso sulla sfera emotiva galvanizzando e allontanando sconforto e stati depressivi, aiuta a rielaborare una perdita e un lutto. L’ametista può incidere sulla sicurezza interiore e sul timore di agire. 

Per ottenere effetti duraturi sul piano spirituale si consiglia di portare l’ametista sempre con sé a stretto contatto con la pelle. Si può anche mettere sotto il cuscino o sul comodino per favorire il sonno e far luce sulla natura dei propri sogni.

Si possono distribuire druse o frammenti di ametista nella casa per influenzare positivamente lo stato d’animo di chi la frequenta.

L’energia dell’ametista stimola due chakra: quello della Fronte (il Sesto Chakra) e quello della Corona (il Settimo Chakra). Il Chakra della Fronte, noto anche come il Terzo Occhio, influenza la nostra comprensione del mondo in quanto è al centro della nostra percezione e della nostra consapevolezza.

Inoltre, l’ametista è una potente protettrice contro iettature e malocchi; trasforma l’energia negativa in energia positiva e  piena di amore.❤️❤️
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